Diario editoriale #73: morte di un combattente
Scritto da: Ezio Quarantelli
Riprendo questo Diario per salutare con l’ammirazione e l’affetto di sempre un vero combattente che ci ha lasciato qualche giorno fa. Parlo di Paolo Berta, autore, con Edoardo Angelino, di Un tuffo nella vita, un bel libro pubblicato da Lindau nel 2016. In quelle pagine c’è il drammatico racconto di un incidente (un tuffo in mare) che lo ha reso tetraplegico all’età di 25 anni. E c’è soprattutto il racconto di un lento, faticoso, ma via via sempre più convinto ritorno alla vita. Perché Paolo non si è arreso e per oltre quarant’anni ha lottato, spesso solo contro tutti, per i diritti dei disabili. Qui troverete più notizie e soprattutto il cordoglio espresso con parole sincere da tanti suoi concittadini.
Fra pochi giorni l’Italia avrà un nuovo governo, destinato, così pare, a durare a lungo. Mi auguro che il problema della disabilità faccia parte della sua agenda, e sia anzi ai primi posti. Ancora oggi, infatti, troppi cittadini si trovano in situazioni di grave disagio a causa della propria condizione fisica o di quella dei propri cari.
Rispetto a un passato neppure troppo lontano sono stati fatti molti passi avanti, ma resta da percorrere una lunga strada perché la vita dei più fragili sia accolta e sostenuta in modo degno.
Io ho alle spalle molti e molti anni di lavoro editoriale e migliaia di libri pubblicati. Molti sono buoni o anche ottimi, ma quelli grazie ai quali sento che il mio lavoro ha un senso sono i tanti dedicati ad argomenti quali la disabilità, la malattia severa, la cura e l’accompagnamento. Sono orgoglioso del fatto che Lindau si sia distinta per la continuità e l’impegno con cui ha seguito e segue queste tematiche. Forse (anzi, sicuramente) ha mancato qualche libro di successo o trascurato mode promettenti, ma l’attenzione per i più deboli non le è mai venuta meno.
A Paolo e a tanti nostri sensibili lettori prometto che proseguiremo su questa strada.