Diario editoriale #58: buona estate a tutti (nonostante tutto)!
Scritto da: Ezio Quarantelli
Secondo i dati recentemente diffusi dall’ Associazione Italiana Editori il mercato del libro non è mai stato così florido: il venduto a copie dei primi sei mesi dell’anno non è soltanto cresciuto del 44% rispetto al 2020, ma ha avuto un incremento del 31% rispetto al 2019, quando la pandemia non era ancora all’orizzonte. Tutti i canali vendono di più, con la sola deplorevole eccezione della grande distribuzione organizzata, e l’online non spaventa, perché rappresenta soltanto (?) il 47% del mercato. Dunque possiamo andare in vacanza lieti. Al caro, vecchio libro sembrano garantite quelle “magnifiche sorti e progressive” cantate dal nostro grande poeta. D’altra parte, è ovvio, la pandemia, costringendoci a casa, ci ha fatto riscoprire il gusto per la lettura. D’ora in avanti butteremo alle ortiche tutto ciò che ci può distrarre da questo nobile passatempo ed eguaglieremo, anzi supereremo, per consumi culturali tanti paesi che finora ci hanno surclassato. Le uniche code che vedremo saranno davanti alle librerie, le uniche liti a cui assisteremo avverranno per l’ultimo libro di Massimo Cacciari, certamente il più adatto allo svago ben prima di quelli che compongono la classifica (del resto, secondo i dati AIE la critica letteraria ha registrato nel primo semestre un +94%!!!). Gli Europei di calcio ce lo hanno mostrato una volta di più di quale pasta sono fatti gli italiani!
Mah… Forse è davvero così e fare il mio mestiere o quello del libraio diverrà l’obiettivo dei giovani più ambiziosi. O forse… No, non vorrei fare il controcanto al presidente dell’AIE o al ministro Franceschini, vorrei stare a quello che dicono, e anche far finta che il 47% del mercato nelle mani di Amazon (perché l’online è Amazon) non sia un dato inquietante, ma la situazione, ai miei occhi, appare molto diversa. Ad esempio si parla da tempo della crisi profonda vissuta dalla maggiore catena italiana e comunque ci sono altri dati che descrivono una perdita generalizzata del peso delle librerie fisiche.
Confesso che mi è venuto a noia il ruolo di Cassandra e in fondo comprendo le ragioni per cui l’AIE, da quando è in carica Ricardo Franco Levi, assume in ogni circostanza un atteggiamento ostentatamente “positivo”, ma il richiamo della realtà – anche se siamo campioni d’Europa e il sole allieta questo luglio di “risurrezione” – è troppo forte perché riesca a resistervi. Apprezzo l’ottimismo, ma a piccole dosi.
P.S. Con questo post il Diario editoriale va in vacanza. Tornerà ad allietarvi (?!?) il 16 settembre. Buona estate a tutti (nonostante tutto)!