Diario editoriale #54: a ciascuno la propria bolla
Scritto da: Ezio Quarantelli
Sono reduce da una lunga riunione con parecchi dei miei collaboratori più stretti. Ci proponevamo di analizzare l’andamento della comunicazione dei nostri vari marchi sui diversi media. Una volta di più mi è stata segnalata (e dimostrata) la difficoltà di comunicare un marchio come Lindau, fondamentalmente per due motivi:
1) la grande varietà dei temi affrontati e dei pubblici cui si rivolge;
2) la complessità dei valori espressi nel suo catalogo.
Mi spiego meglio: se noi pubblicassimo soltanto libri di letteratura turca, o islandese, saremmo da tempo un punto di riferimento per giornalisti e lettori. (Forse lo eravamo, quando pubblicavamo soltanto libri di cinema.)
Se ostentassimo una convinta militanza a destra o a sinistra (meglio a sinistra) avremmo un drappello di fedelissimi fan.
Purtroppo le nostre collane di narrativa si intitolano rispettivamente “Senza frontiere” e “Contemporanea”, dunque niente letteratura turca o islandese (o, per dir meglio, anche ma non solo letteratura turca e islandese). E la saggistica va dall’attualità alla spiritualità, alla storia…
Quanto ai valori espressi dalle nostre scelte di temi e autori, abbiamo di che piacere e dunque di che dispiacere a destra, al centro e a sinistra. Siamo troppo laici per piacere a molti cattolici, siamo troppo attenti a certi temi a cui quasi soltanto i cattolici prestano attenzione per piacere ai laici duri e puri. Siamo troppo liberali e libertari per piacere a una sinistra che non ha mai davvero elaborato criticamente la propria storia, ma siamo troppo schierati su molte questioni che riguardano i diritti o l’inclusione per piacere ai cantori dell’identità a ogni costo.
La globalizzata società in cui viviamo accetta tutto a eccezione della complessità. Qualunque discorso comporti un paio di subordinate e magari un’avversativa, viene ignorato, cancellato, dimenticato.
Bisogna semplificare, specializzarsi e/o militare, la legge che vige – soprattutto nei social – è quella della massima polarizzazione.
Se la digitalizzazione procederà con i ritmi che ha assunto, presto ciascuno di noi – escluso dal confronto franco, diretto e anche duro, quando è necessario, con i propri simili – sarà rinchiuso in una bolla, dove lo raggiungeranno soltanto le informazioni, i messaggi, le proposte e i prodotti che meglio si attagliano al suo profilo. Lenta, inesorabile (?) eutanasia della democrazia.
Lindau è una piccola isola, nel cuore della vecchia Europa. Ed è una piccola casa editrice, che ha sede in un vecchio corso a Torino, e potrebbe adottare come motto la celebre frase di Terenzio “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”. Niente di ciò che è umano ci è estraneo. E pazienza se questo non ci aiuta a far capire chi siamo.